Storia di Corfù e leggende Greche
Secondo la leggenda, Corfù è citata nell' Odissea essendo la dimora dei Feaci. Gli abitanti dell'isola parteciparono alla guerra peloponnesiaca ed in
seguito si schierarono con i Romani. Il castello di Kassiopi è un esempio tangibile del passaggio dell'Impero. Nel 337 dc., Corfù passò sotto il dominio dei Bizantini, ed ancora oggi si possono
ammirare alcune delle loro fortificazioni poste nei punti strategici dell'isola. Nel 968 ci appare menzionato per la prima volta il nome di "Coryfo" ove attualmente si trova la vecchia fortezza. Per
la sua posizione strategica, l'isola ebbe un ruolo chiave di guardiano del mare Adriatico, inoltre trovandosi a poche miglia dalle coste italiche era il passaggio obbligato per coloro che volevano
raggiungere le terre d'oriente. Nel 1204, la quarta crociata, segnò la fine del dominio Bizantino ed il passaggio sotto la repubblica di Venezia; per un breve periodo passò sotto il despotato
d'Epiro e poi sotto gli Angioini. I veneziani se ne rimpossessarono e la tennero dal 1386 fino al 1797 quando la repubblica cessò di esistere. Iniziò così un breve periodo di governo napoleonico che
ha lasciato fino ai giorni nostri la propria impronta; con la caduta di Napoleone gli Inglesi ne presero possesso, dal 1815 fino al 1864, anno in cui l'isola si unì allo stato Greco. Durante la
seconda guerra mondiale l'isola fu occupata dalle forze italiane, e nel 1943, quando l'Italia si arrese alla Germania Nazista , le truppe del Terzo Reich massacrarono gli italiani. La comunità ebrea
di Corfù fu deportata ad Auschwitz, e pochi riuscirono a far ritorno nell'isola natale.